Femminicidio a San Severo: già denunciato, uccide la moglie e si suicida
A San Severo, in provincia di Foggia, si è consumata l’ennesima tragedia che ha coinvolto una donna, Celeste Palmieri, vittima di violenza domestica. Mario Furio, un ex agente penitenziario di 59 anni, ha sparato alla moglie per strada e si è tolto la vita subito dopo. La donna, che aveva già denunciato più volte il marito per comportamenti violenti, aveva ottenuto un ordine restrittivo e l’uomo indossava un braccialetto elettronico. Tuttavia, queste misure non sono bastate a proteggerla. La vicenda è una dolorosa testimonianza di quanto sia ancora insufficiente il sistema di prevenzione e tutela contro la violenza di genere in Italia
Femminicidi in Italia: una piaga che non si arresta
Il caso di San Severo è solo uno dei troppi episodi di femminicidio che continuano a sconvolgere il nostro Paese. Secondo i dati, da gennaio 2024 a oggi, numerose donne sono state uccise da partner, ex partner o familiari. Le storie, diverse per contesto ma unite dalla stessa dinamica di possesso e violenza, mostrano chiaramente come le vittime spesso avessero già cercato aiuto, denunciato o segnalato i pericoli, senza ottenere una protezione sufficiente
La responsabilità collettiva: sensibilizzare e agire
Come comunità, abbiamo il dovere di andare oltre la semplice indignazione e lavorare attivamente per prevenire la violenza. Questo significa:
- Educazione e sensibilizzazione: fin da giovani, è essenziale insegnare il rispetto reciproco, il rifiuto di ogni forma di violenza e il riconoscimento dei segnali di abuso.
- Potenziare i servizi di protezione: è urgente rafforzare i centri antiviolenza, migliorare il monitoraggio delle misure restrittive e garantire un rifugio sicuro per le vittime e i loro figli.
- Ascolto e supporto: le donne che denunciano devono sentirsi credute, supportate e protette in ogni fase.
Come puoi contribuire?
L’Associazione Wall of Dolls si impegna a combattere la violenza contro le donne attraverso campagne di sensibilizzazione, supporto alle vittime e collaborazioni con enti locali. Ma il cambiamento ha bisogno di tutti noi. Condividere queste storie, partecipare a eventi di sensibilizzazione e supportare i centri antiviolenza può fare la differenza.
In memoria delle donne che non ci sono più, continuiamo a lottare per un futuro senza violenza. Nessuno dovrebbe mai aver paura di amare.
#StopViolenza #WallOfDolls #NoAllaViolenzaSulleDonne