L’ennesimo evento impeccabile organizzato da Kate Middleton, il concerto di Natale all’Abbazia di Westminster, avrebbe dovuto essere un concentrato di magia e tradizione.
In un certo senso lo è stato: le luci soffuse, i cori, gli addobbi, la presenza rassicurante della Principessa del Galles, tornata finalmente al centro della scena dopo mesi complessi. Eppure, questa volta, al di là dell’atmosfera, a catalizzare l’attenzione non è stato lo spirito natalizio, ma un dettaglio del suo outfit, un dettaglio che ha fatto discutere più di quanto ci si potesse aspettare. Quei centimetri di tartan rosso e verde che spuntavano dal cappotto sono diventati l’oggetto del dibattito social: una gonna Miu Miu da circa duemila euro, per qualcuno “inadatta”, per altri “un lusso fuori luogo”, per altri ancora “un capriccio più che legittimo”.
Dopo aver dominato lo scorso Natale in rosso, Kate ha scelto quest’anno un raffinato verde bosco. Un colore che racconta calma, natura e continuità, perfetto per la sua immagine di equilibrio e compostezza. Per l’occasione ha ripescato dall’armadio il cappotto gioiello firmato Catherine Walker, già indossato in passato, rinnovato con un revers in pelliccia sintetica di Troy London. Il riciclo intelligente è uno dei tratti distintivi del suo stile: la futura regina sa come far passare un messaggio preciso usando i vestiti come un linguaggio silenzioso.
Il resto del look era un omaggio alla sobrietà festiva: stivali in suede nero di Ralph Lauren, orecchini a stella di Robinson Pelham a richiamare l’atmosfera natalizia, un’eleganza composta che ha conquistato fotografi e pubblico. Anche la piccola Charlotte, in blu navy con colletto bianco, e la nonna Carole Middleton, con un cappotto scozzese dalle tonalità fredde, hanno contribuito a un’immagine d’insieme coerente e armoniosa. E sarebbe potuto finire tutto qui, se non fosse stato per quell’ormai celebre tartan.
A malapena si è intravista, eppure è bastato. La gonna plissettata di Miu Miu, in lana tartan rosso e verde, decorata con cristalli e venduta a circa 1.900 euro, è diventata l’unico dettaglio capace di oscurare l’intero evento. Alcuni utenti l’hanno definita “troppo sportiva per un concerto di Natale”, altri “eccessivamente pesante”, altri ancora hanno manifestato stupore per il prezzo, con commenti piccati come: “A quel costo dovrebbero esserci attaccati dei diamanti”.
È ironico: quello che per chiunque altro sarebbe stato un capo normale, un brand di lusso per un evento ufficiale, per Kate è sembrato quasi un “errore strategico”. La futura regina, d’altronde, ci ha abituati a tutt’altro: riciclo frequente, gonne economiche, cappotti ripescati dal passato, capi Zara o LK Bennett indossati accanto a pezzi couture. È la sua firma, un modo per restare vicina al pubblico senza rinunciare allo stile. Di fronte a quella scelta meno “popolare”, qualcuno ha storto il naso, più per abitudine che per reale scandalo.
Qui nasce la riflessione più interessante. Kate Middleton, oltre a essere icona di stile, madre, moglie e figura simbolo della monarchia contemporanea, ha attraversato un anno segnato da difficoltà personali e attenzione mediatica incessante. Forse, indossare una gonna di lusso è stato anche un modo per concedersi un gesto di normalità, un piacere privato, un piccolo lusso che qualunque donna, pur con budget diversi, si concede quando vuole sentirsi più forte, più luminosa, più sé stessa.
Kate non è una influencer, anche se tanti erroneamente lo pensano e non è tenuta ad avere sempre lo stesso stile. E’ pur sempre la futura Regina d’Inghilterra. La verità è che la gonna era elegante, coerente con la stagione, perfettamente integrata nel look complessivo. Soprattutto la principessa era radiosa, presente, solida, come raramente l’abbiamo vista negli ultimi mesi. È bello pensare che un capo possa aver contribuito, anche minimamente, a restituirle fiducia ed energia.
Le critiche fanno rumore, ma non cambiano la sostanza: la maggior parte dei commenti in rete ha comunque promosso il look. C’è chi ha definito la gonna “un capolavoro natalizio”, chi ha apprezzato il movimento delle pieghe, chi spera di rivederla presto in un outfit più visibile. In fondo, è questo il potere di Kate: generare discussioni anche quando resta fedele a sé stessa, trasformare un dettaglio in un fenomeno di costume, mantenere intatto il suo ruolo di icona.
E se davvero ha “sbagliato” a scegliere Miu Miu invece di Zara, allora è un errore che possiamo perdonarle volentieri. Perché dopo tutto ciò che ha affrontato, un pizzico di lusso non è solo comprensibile. È meritato.
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